Homepage

L’obbiettivo di questo sito è condividere materiali per lo studio degli edifici rinascimentali “lombardi” (dell’antico ducato di Milano). Si raccolgono nelle varie pagine schede dedicate a singoli edifici o complessi, con particolare attenzione all’architettura residenziale e “minore”. Una sezione del sito è riservata anche all’architettura neorinascimentale da studiarsi come medium per la comprensione degli ideali e dei linguaggi a cui questa si ispira.

Si considera questo sito come uno spazio in continua implementazione aperto non solo agli studiosi direttamente coinvolti nei progetti di ricerca finanziati dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica che accoglie, ma anche si auspica ad altri studiosi che vorranno contribuire con alcuni materiali allo studio del Rinascimento e Neo-inascimento tra Lombardia ducale e Canton Ticino.

Uno spazio particolare è dedicato alla schedatura degli edifici illustrati dall’architetto Tito Vespasiano Paravicini, oggetto della ricerca  In the mirror of the past: rediscovering identity and form in antiquity. The graphic corpus of Tito Vespasiano Paravicini between Renaissance and neo-Renaissance (Nello specchio del passato: riscoprire l’identità e la forma nell’antichità. Il corpus grafico di Tito Vespasiano Paravicini tra Rinascimento e Neorinascimento; Ricerca finanziata dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica; Grant number 185344). Questi disegni hanno almeno un duplice valore: attestano da un lato il consolidarsi di un’attenzione verso i linguaggi rinascimentali, mentre dall’altro sono fonti indispensabili per testimoniare l’aspetto di edifici scomparsi.

Giuseppe Balzaretto, Cappella d’Adda (“Cappella Vela”), Arcore, ca. 1849-1850; ispirata alla sagrestia di Santa Maria presso San Satiro a Milano. © Marco Introini.

 

Il progetto Paravicini 

Oggetto della ricerca è lo studio di un inedito corpus di disegni risalenti agli ultimi decenni del XIX secolo e ritraenti edifici rinascimentali della Lombardia e del Canton Ticino. Questo studio analitico si inquadra in una problematica e in una prospettiva più ampia, in una fase cruciale della storia e della cultura europea, tra Otto e Novecento, quando il Rinascimento diventa un modello da seguire e imitare, creando nuovi linguaggi architettonici, ma anche un mezzo per definire moderne identità. In questo contesto storico, lo studio e il rilievo degli edifici del XV e XVI secolo, spesso in via di demolizione o di radicale rielaborazione, diventano cruciali. Il risultato della produzione grafica del XIX secolo su questi temi è duplice: da un lato testimonia l’aspetto di edifici rinascimentali che stanno per scomparire, dall’altro è funzionale alla messa a punto di cataloghi di modelli ed elementi decorativi utili alla pratica degli architetti moderni. Questo studio intende affrontare in parallelo entrambe le valenze, in una prospettiva innovativa, per arricchire sia le conoscenze sul Rinascimento, sia quelle sulla visione ottocentesca del passato.

Materia e occasione della ricerca è la riscoperta di questo corpus di disegni inediti opera dell’architetto Tito Vespasiano Paravicini (1830-1899), conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, con mille tra bozzetti, rilievi e prospetti architettonici, databili tra 1870 e 1890. I disegni sono di altissima qualità e i rilievi sono condotti con metodo scientifico rigoroso che rende del tutto peculiare questa produzione. Sono ancora sconosciuti, e, oltre a rivelare un ‘mondo’ ancora sommerso, metteranno anche in luce un’ulteriore dialettica, fortemente ‘politica’. La ricerca non si limiterà infatti all’analisi e pubblicazione di questo insieme di disegni, lavoro già arduo essendo alcuni degli edifici ad oggi non identificati; studiando l’attività del Paravicini, su uno spazio dalle coordinate geografiche molto forti e omologhe (Lombardia e Ticino), offrirà un campione estremamente significativo di un fenomeno più vasto, quello del neorinascimento europeo e del sistematico uso di costruire il presente tramite l’autorevolezza del passato.

The Paravicini project

The object of the research is to study an unpublished corpus of drawings, dating from the last decades of the 19th century, which depicts Renaissance buildings in Lombardy and Canton Ticino. This analytical study is embedded within a more complex set of issues and opens up broader prospects, concerning a crucial stage of European history and culture, between the late 19th and early 20th centuries, when the Renaissance became a model to follow and imitate, creating new architectural languages as well as a means of defining modern identities. In this historical context, it was important to study and survey buildings from the 15th and 16th century, which were often subject to demolition or radical reworking. The result of the 19th-century graphic production on these issues was twofold: on the one hand it recorded the appearance of Renaissance buildings that were then about to disappear and on the other it was functional to the development of catalogues of models and decorative elements useful for the practice of modern architects. This study intends to deal with both values in parallel, adopting an innovative perspective, to enrich both our knowledge of the Renaissance and of the 19th-century vision of the past.

The subject and occasion of the research is the rediscovery of this corpus of unpublished drawings by the architect Tito Vespasiano Paravicini (1830-1899), kept in the Biblioteca Ambrosiana in Milan, with a thousand items comprising sketches, building surveys and architectural elevations, dating from between 1870 and 1890. The drawings are of the highest quality and the building surveys were conducted with a rigorous scientific method that makes this production highly distinctive. They have not yet been studied and, in addition to revealing a still submerged world, they reveal a further, strongly political dialectic. The research will not be limited to the analysis and publication of this set of drawings, which is in itself a challenging task, since some of the buildings are still unidentified. Studying Paravicini’s work, in a region with very strong and homogeneous geographical coordinates (Lombardy and Ticino), will offer an extremely significant sample of a broader phenomenon, that of the European Neorenaissance and the systematic practice of building the present through the authoritativeness of the past.